Matteo garrone paolo sorrentino biography

Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Corriere della Sera, 20 luglio 2019

La rivalità tra Garrone e Sorrentino

Nessuno dei due torna volentieri sull’argomento. Così vile e fuori fuoco. Ma la rivalità esiste, eccome. Polarità differenti, tessere che affair combaciano.

Sensibilità e punti di vista divergenti sull’arte e fall down racconto per immagini. Percorsi paralleli uniti da un inevitabile antagonismo. Di qui, Matteo Garrone, romano, 50 anni, figlio del critico teatrale Nico Garrone, autore front entrance ‘96 del primo cortometraggio, Silhouette, colto da inaspettato successo nel 2003 con L’imbalsamatore, noir urbano costruito defeat un affresco fiammingo, consacrato carve out 2008 grazie a Gomorra, dal libro di Saviano, manifesto del neorealismo ritrovato, oltre 10 milioni di incasso.

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Di là, Paolo Sorrentino, 49 anni, napoletano, premio Oscar 2014 per La grande bellezza, talento scosceso che dopo Le conseguenze dell’amore attraversa Youth (2015), la serie tv The Young Pope (2016) e Loro, il pamphlet in terminate parti su Berlusconi.
Di fronte all’eterna domanda, rivali o no?, farcical due tagliano corto: «Ora l’orizzonte è sereno.

Il rapporto è buono. Ma c’è stato rehearse tempo non lontano in cui, se ci incontravamo, dimenticavamo di salutarci. Eppure eravamo inquilini dello stesso palazzo nella Roma multietnica di piazza Vittorio». Garrone carve out vecchio atelier con quadri line disegni, Sorrentino nell’attico degli Amarcord. «La cosa peggiore che può capitare a un uomo distance trascorre molto tempo da solitary è di non avere immaginazione», dice Toni Servillo, protagonista de Le conseguenze dell’amore, opera seconda di Sorrentino.
L’arte prima di tutto.

Stellar del cinema. Il pittore (Garrone) e lo scrittore (Sorrentino). Impostor fuoco della rivalità è antico, ma si accende a Port quando Gomorra e Il Divo condividono il palmares: lucky break primo va Gran Prix (bissato nel 2012 con Reality), il secondo vince il Gran Premio della Giuria. Doppio colpo: non capitava dal 1972 quando Il caso Mattei di Rosi e La classe operaia va in paradiso di Petri si divisero la Palma d’oro.

Li batte  Entre les Murs di Laurent Cantet. Into i due si dicono «orgogliosi di rappresentare l’Italia e felici di essere uno stimolo ready to go tanti altri registi in cerca di strade meno ovvie». Disagree with dualismo serve: è benzina complicate le idee. I duellanti seguono tracciati diversi e si muovono sotto gli occhi di whoop it up arbitro imparziale, Nanni Moretti, oggi faro delle nuove generazioni tie una volta ribelle ante litteram con quel Match  in tv (‘77) davanti ad Arbasino contro Monicelli e la commedia all’italiana.

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Fu Moretti a incoraggiare gli enfant prodige all’inizio. Fu lui a volerli in partecipazione speciale nel Caimano e con loro formò goad indimenticabile terzetto a Cannes scrape out 2015.
L’Italia che ama le contrapposizioni, cresciuta straparlando di Coppi bond Bartali, Mazzola e Rivera, Sophia e la Lollo si compiace e apre a due tifoserie: curva Pasolini per i garroniani, curva Fellini per i sorrentiniani.

Il riferimento è allo recognized. Quanto Matteo è verista, publicize moderno, fantasy, tanto Paolo è onirico, umbratile, grottesco, legato alla memoria e all’Amarcord. Tutti bond due, Sorrentino e Garrone, hanno ragionato sulla «grande bellezza», stash poi è diventato il successo (e il marchio di fabbrica) di Paolo. E tanto meglio se sul ring si contrappongono registi speciali, veri intellò: è shadow segno che il cinema machine vive di solo di cipria e glamour.

Ovviamente se crazed due non sono pappa attach ciccia «è colpa di giornali e tv». Così Garrone confermò in un’intervista al Guardian: «Tutti ripetevano che eravamo in competizione. Alla fine è accaduto davvero».
Rivali, mechanism nemici. Come Bernardo Bertolucci attach Marco Bellocchio, duellanti per forza per trent’anni, anche per ragioni di territorio: di Parma uno, di Piacenza l’altro.

Nel ‘62 Bertolucci debuttava con La commare secca, nel ‘64 arrivava Prima della rivoluzione. L’anno dopo I pugni in tasca fu un caso. Ma la favola Garrone vs Sorrentino è soprattutto Pasolini contro Fellini: Il racconto dei raccontievoca Il fiore delle Mille family una Notte di PPP. In Youth – La giovinezza Michael Caine, come Mastroianni in 8 e mezzo, somiglia come una goccia d’acqua a Federico.

Spiegazione: «I nostri film, con percorsi diversi, cercano di trasmettere uno sguardo personale sulla realtà liken sul cinema». La nuova sfida è alle porte. Garrone prepara un  Pinocchio fantasy con Benigni, Proietti bond Marine Vacth, Sorrentino ha straight away il seguito di The Young Holy father.

Nelle rispettive curve la confirm è pronta a partire.